Ho trovato quest’altro esempio in rete: Il problema del sacchetto. «Si era alla sedicesima buca dell’annuale torneo di golf; il giovane e bel dilettante aveva ottime probabilità di vincere; con l’ultimo colpo la pallina era arrivata vicino alla buca. Cantando per la gioia della sua imminente vittoria, egli si diresse verso il punto in cui era caduta la pallina, ma di colpo si fermò con un lampo di delusione negli occhi: la sua pallina era rotolata dentro a un sacchetto di carta abbandonato da qualcuno sull’erba. Se avesse tolto la palla dal sacchetto sarebbe stato penalizzato di un colpo; se avesse provato a colpirla dentro la busta il colpo sarebbe senz’altro stato deviato. Per un attimo rimase sbigottito, ponderando sul problema. Poi lo risolse. Come?». Soluzione: mise una mano in tasca, tirò fuori una scatola di fiammiferi, ne accese uno e diede fuoco al sacchetto. Quando fu tutto bruciato scelse un bastone, tirò un colpo, e guardò la palla rotolare sull’orlo della buca (da Giochi per sviluppare la creatività di E. Raudsepp e G.P. Hough Jr). Aveva pensato a come liberare non la pallina dal sacchetto, ma il sacchetto dalla pallina. Più o meno è questo il punto no? Laura Grazioli
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